Nel panorama digitale odierno, dove le minacce informatiche sono sempre più sofisticate e pervasive, la sicurezza del software non può più essere un aspetto facoltativo, ma deve essere considerata come un pilastro imprescindibile. In questo contesto, l’adozione del Ciclo di Vita dello Sviluppo Software Sicuro (SSDLC) emerge come una strategia fondamentale per integrare la sicurezza in tutte le fasi del processo di sviluppo, dalla pianificazione iniziale fino alla manutenzione post-rilascio.
A differenza del tradizionale ciclo di vita dello sviluppo software (SDLC), che spesso affronta la sicurezza in fase avanzata, l’SSDLC si prefigge di introdurre misure di sicurezza fin dalle fasi di pianificazione e progettazione, riducendo i rischi, ottimizzando le risorse e migliorando la qualità complessiva del prodotto finale. La sicurezza nel software non è più una questione di interventi correttivi quando i problemi sono già emersi, ma un approccio che si sviluppa parallelamente alla progettazione e alla scrittura del codice.
Questo approccio riduce i costi associati alla correzione di vulnerabilità post-lancio, garantendo al contempo la conformità alle normative di settore, che per molte organizzazioni, come quelle che operano nel campo della salute, sono sempre più rigide. Le normative come il GDPR, l’HIPAA o, per i dispositivi medici, il Regolamento Europeo sui Dispositivi Medici (MDR), pongono l’accento sull’importanza di sviluppare software sicuro e conforme.
Integrando la sicurezza fin dalle prime fasi del ciclo di sviluppo, le aziende non solo proteggono i dati sensibili, ma costruiscono anche fiducia con i propri utenti, un aspetto che diventa sempre più determinante in un’epoca in cui la privacy è un valore centrale per i consumatori. L’integrazione della sicurezza in ogni fase del ciclo di vita dello sviluppo, attraverso l’SSDLC, consente di identificare e affrontare i rischi in anticipo, prima che possano evolversi in minacce reali.
Pensiamo, ad esempio, a come il settore dei dispositivi elettromedicali, che ha specifici requisiti di sicurezza, debba adottare misure che vanno oltre la protezione dei dati, per includere la protezione delle infrastrutture fisiche e il rispetto degli standard di sicurezza più elevati.
Le normative internazionali come l’IEC 81001-5-1, specificamente pensate per i dispositivi medici, obbligano i produttori a integrare la sicurezza in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto. Solo con un approccio proattivo si può ridurre il rischio di violazioni e garantire che i sistemi critici non vengano compromessi. La fase fondamentale del ciclo SSDLC sta proprio nella progettazione durante l’ideazione dell’architettura del software, quello che si chiama “Secure by Design”.
L’approccio analitico all’architettura definita implica la modellizzazione del software secondo il punto di vista di un potenziale attaccante, si devono sviluppare capacità di valutazione del contesto operativo, delle possibili minacce (Threat Model) e di conseguenza dei rischi applicando gli standard metodologici per la sicurezza del software. Tale modello sarà di supporto e subirà aggiornamenti ciclici durante tutto il ciclo produttivi e di delivery del prodotto sviluppato, sarà il driver principale della sicurezza.
Un altro aspetto chiave dell’SSDLC riguarda la fase di manutenzione e gestione post-lancio. Anche dopo la distribuzione del software, la sicurezza deve rimanere una priorità. Gestire le patch in modo tempestivo e monitorare costantemente i sistemi è essenziale per garantire che nuove vulnerabilità emergenti vengano affrontate rapidamente.
Per garantire una valutazione obiettiva e senza conflitti di interesse, è fondamentale che i team incaricati di eseguire i test di sicurezza siano indipendenti da quelli che hanno sviluppato il software. Questo approccio consente di simulare attacchi reali in modo imparziale e di identificare vulnerabilità che altrimenti potrebbero sfuggire.
L’adozione di strumenti avanzati come SAST e DAST, che analizzano rispettivamente il codice sorgente e il comportamento del software durante l’esecuzione, sono essenziali per assicurare che la sicurezza venga mantenuta durante tutto il ciclo di vita del software. L’adozione di pratiche di sicurezza come parte integrante del ciclo di sviluppo software rappresenta anche una risposta alle sfide che le aziende affrontano nell’integrazione di nuove tecnologie, come l’Internet of Things (IoT) e i sistemi critici.
La protezione di queste infrastrutture richiede un approccio multidisciplinare che va dalla sicurezza delle reti alla protezione dei dati e che non può essere implementato con soluzioni ad hoc, ma solo con un ciclo di vita che integri sicurezza e innovazione. Nonostante le sfide che l’implementazione dell’SSDLC può comportare, come la necessità di formazione continua dei gruppi di sviluppo o la gestione del cambiamento organizzativo, i benefici sono evidenti.
Un software sviluppato con un SSDLC non solo è più sicuro, ma anche più stabile e affidabile, in grado di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più regolato e competitivo.
Inoltre, avere una strategia chiara per la sicurezza consente alle aziende di rispettare le normative in modo efficiente, riducendo i costi e migliorando l’efficacia operativa. In un mondo dove le minacce digitali sono in costante crescita, non è più sufficiente agire dopo il verificarsi di un attacco.
L’integrazione della sicurezza nel ciclo di vita del software, come prevede l’SSDLC, non solo protegge i dati e le infrastrutture critiche, ma costruisce una base solida per la fiducia e la reputazione aziendale. In questo modo, l’adozione dell’SSDLC diventa non solo una necessità per rispondere alle minacce, ma un vero e proprio vantaggio competitivo, fondamentale per operare in un mondo digitale sempre più interconnesso e complesso.
I laboratori DigitalPlatforms sono perfettamente attrezzati per supportare le organizzazioni nell’affrontare le sfide legate alla sicurezza del software attraverso un approccio completo e personalizzato. Grazie a consulenze altamente qualificate e specializzate in tecnologia e compliance, DigitalPlatforms è in grado di guidare le imprese in ogni fase del loro percorso verso l’adozione di un Ciclo di Vita dello Sviluppo Software Sicuro (SSDLC).
Il supporto inizia con una valutazione approfondita della sicurezza attuale dell’organizzazione, seguita dalla definizione di una strategia SSDLC su misura, in linea con gli obiettivi aziendali e le normative di settore, come ad esempio quelle specifiche per i dispositivi medici. L’implementazione delle best practice di sicurezza è un altro aspetto cruciale del servizio, che include la modellazione delle minacce, la codifica sicura e test avanzati come SAST, DAST e penetration testing.
Inoltre, Digitalplatforms si occupa dell’integrazione tecnologica con strumenti di sicurezza automatizzati, che vengono inseriti nelle pipeline di sviluppo CI/CD per consentire una rilevazione tempestiva delle vulnerabilità e una gestione efficiente dei rischi.
Infine, l’azienda offre un expertise approfondita per garantire che tutti i prodotti e i processi siano conformi alle normative nazionali e internazionali più rigorose, come il GDPR, il NIS 2, le normative FDA e gli standard IEC 81001-5-1 e IEC 62443. In questo modo, DigitalPlatforms assicura che le organizzazioni possano affrontare con sicurezza le sfide moderne, proteggendo i dati, i sistemi e la loro reputazione.
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